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THE CAGE
La malinconia
segna ore perdute,
puntella l’oblio
di parole tormentate
in un gioco fatto di regole tue.
Il cielo fuori odora di pioggia
e di anime libere in cerca di serenità.
E’ notte,
La rabbia bisbiglia
alla mia coscienza,
Le labbra colpiscono
rimanendo mute.
Ruota la clessidra
tra le onde di un mare nero.
E’ notte ,
Una luna mangiata
illumina il mio viso,
e trovo asilo nella mia linfa.
I miei occhi chiamano la luna
ma guardano il sole.
Non sprofonderà la mia isola
nel tuo mare.
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ARCOBALENO
Al mio desiderio
ho offerto il mio affanno
La voce del mio pianto
per voltarmi indietro
senza guardare
I miei occhi ormai sepolti
chiedono luce
Chiedo al sole di scaldare le mie ossa
Uno specchio per riconoscermi
Al mio desiderio
Padre del mio arcobaleno
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Come una montagna
Cammino,
senza mai fermarmi,
Il sole mi investe,
mi aggrappo al buio
per evitare la mia ombra.
Ho amato la mia fragilità
ora disprezzo la mia corazza.
Il mio dolore trova sordi
Il mio sole trova ciechi
La mia strada è una fuga
Cammino,
Muta di neve,
la montagna piange nel fruscio dell’erba.
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Sole Nero
Un’altra alba nera.
Ancora due sussurri.
Dorme la malinconia
nel suo letto d’amore.
Ancora due sussurri
Mentre in giardino il serpente ha già trovato.
La lingua dell’amore si fa povera
La musica muove il mio silenzio
Il vento scuote i miei capelli
mentre schivo la mia ombra.
Mi chiederai di pregare la Luna
Un’altra alba nera.
con il sangue in bocca?
Lamento la mia assenza.
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Tommy
Vai via scivolando
come il sole al tramonto
quando si fa bello baciando il mare.
Inizi il tuo nuovo cammino
lasciando qui impronte
a chi non sa separare
i ricordi dal dolore.
Le schegge del tuo nome
Vai via scivolando
taglieranno le nostre lingue.
Dietro l’onda del vento
sarai sussurro e linfa.
Vola via il palloncino
nella volta notturna
che il sole di domani
non accetta.
Allungo la mano
verso il cielo, nell’eternità.
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TORTA NERA
L’odore tuo amaro,
Ora mi infastidisce
Alla tua oppressione
Voglio essere silenzio
Megera che s’ingozza di torta nera
Turgida mammella dell’arroganza
Li dove l’educazione ti sembra debolezza
È onda leggera
Su scogli umidi
Farò un respiro completo
Quando questa fitta sarà il nulla
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PIUMA
Impaurito come una piuma
Dalla sconosciuta caduta
Basta un soffio per allontanarmi
Vedova di luce la mia stanza
vittima avvelenata dal silenzio
Il riflesso umido nei mei occhiali
La morte del mio sorriso
Sono pausa di un bisbiglio
Il vuoto di un sospiro
A rubare il silenzio
Come un ruscello
Sono nato contorto
Ballo senza una melodia