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LUCE ED OMBRA
Sguardo sospeso nell’infinito,
Ti cerco tra la folla senza fine.
Risuona il rumore dei sensi,
Mentre sogno di te,
immerso nella mia solitudine,
Dove ti avvolgo con la mia luce protettiva.
Tu, spoglia di speranza,
Dove mi muovo consapevole che non verrai.
E così, vivo,
Scrivo ed immagino,
nutrendo la mia solitudine,
Sul filo sottile dell’invisibilità.
L’odio si nutre del tempo che consuma,
Mentre mi perdo in questo mondo di solitudine.
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( as ) senza di me
La vita mi sfiora con fili di emozioni,
Sono prigioniero del tempo,
Davanti a un mare che si muove appena,
Affogo e rinasco in un ciclo incessante.
I pensieri sono come templi violati,
Ancelle che scortano il mio viaggio,
La roccia parla di radici nel momento del passo,
Speranze che danzano nei miei occhi.
Indosso la dignità come un abito,
Mentre la notte mi riconosce,
Sono il grido prima dell’eco,
Sangue e petali sulla realtà.
Non desidero rimanere solo,
Con i miei sogni più oscuri,
Ma cerco un rifugio, una compagnia,
Nell’ombra di questa malinconia che mi avvolge.
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LE NOTTI CHE NON ACCADONO MAI
Fiaccole,
danza di quiete,
Candele che bruciano al vento,
Sospese nel gioco d’ombre,
Nell’oscillare incerto della luce.
Anatomie tentatrici languono mutamente,
E tu,
incantatrice orante,
Inchiodi i miei desideri
In un silenzio privo di richiamo.
Tinte muliebri e colori puri,
Si trasformano in parole,
Ma non sono nato
Per morire con un grido recluso dentro di me,
Dove le notti che non giungono mai.
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MUORE IL MARE
Le correnti mi cullano,
come un amore che muore,
le parole annegate nel mare dell’indifferenza e del dolore.
E mentre il silenzio si estende,
mi avvolge e mi consuma,
sentire il vuoto dell’amore perduto, è come affondare nella bruma.
Nessun rumore,
solo il suono delle lacrime che scendono,
il silenzio dell’acqua e il silenzio dell’amore, profondo.
Eppure, nel buio e nella tristezza che mi avvolge,
troverò la forza di rinascere,
di cercare un nuovo volo sopra l’acque.
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OCEANO DAL SONNO PROFONDO
Mi immergo nella solitudine,
in questo abbraccio silenzioso della notte.
Le ombre danzano intorno a me,
come compagne della mia tristezza.
E così mi lascio trasportare,
nell’oceano del sonno profondo,
nella speranza che al risveglio,
possa trovare un po’ di pace e serenità.
Ma il mattino arriva con il suo carico di grigiore,
mentre il sole sorge timidamente nel cielo.
Il mondo continua a girare senza sosta,
mentre io mi sento bloccato in una triste melodia.
Le onde continuano a infrangersi sulla riva,
come un ricordo costante della mia solitudine.
Mi avvolgo nel sussurro del mare,
ma anche il suo suono mi trascina nella malinconia.
I sogni si tingono di sfumature cupe,
le speranze si sgretolano come sabbia tra le dita.
E io mi lascio cullare dall’abisso della tristezza,
mentre il tempo si dilata e si contrae senza pietà.
Nelle braccia della malinconia mi ritrovo,
come in un abbraccio che non vuole lasciarmi andare.
Eppure, in questa oscurità, cerco una luce,
un barlume di speranza che mi sollevi da questa morsa.
Ma la solitudine mi avvolge ancora,
come un velo che non si dissolve.
E mi ritrovo a navigare tra le onde del mio dolore,
in cerca di una riva lontana e sconosciuta.
Così mi immergo nella solitudine,
affondo nel mio stesso silenzio.
E mentre il mondo continua a girare,
io mi perdo sempre più nella malinconia.
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MOSAICO
Nel silenzio della notte,
un’ombra danza sul pavimento,
mentre i pensieri si intrecciano,
formando un mosaico di cenere.
Le promesse non mantenute,
i sogni infranti come vetri rotti,
le speranze che svaniscono,
come frammenti dispersi nel vento.
Le emozioni si susseguono,
come colori vivaci in una tela,
ma anche le ferite si accumulano,
come frammenti di un vetro spezzato.
Eppure, in mezzo a questa oscurità,
c’è una luce che brilla,
un filo di resilienza,
che tiene insieme il mosaico dell’anima.
I ricordi, come tessere preziose,
raccontano storie di gioia e dolore,
ma nel loro insieme,
formano un ritratto di un’anima
che si è fatta strada attraverso la tempesta.
Sono frammenti di passato,
che si combinano nel presente,
per creare un’opera d’arte unica,
che si evolve nel corso del tempo.
E mentre il mondo cambia intorno a noi,
il mosaico dell’anima si trasforma,
arricchito da ogni esperienza vissuta,
e da ogni connessione che si crea.
Quindi, lascia che i frammenti si uniscano,
che le tessere si combinino,
perché in questo intricato disegno,
troveremo la nostra vera essenza.
E nel mosaico della vita,
scopriremo la bellezza nascosta,
la forza nelle imperfezioni,
e la speranza che si rinnova.
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INDEFINIBILE FASCINO
Un velo di malinconia avvolge il cuore,
mentre mi chiedo se lei sia davvero umana.
È qualcosa di nuovo, uno spirito che si schiude,
un fiore di loto appena pronto a sbocciare.
E’ lei che avvolge l’aria del suo odore.
Come sarà quando non sorriderà più?
quando la mattina si sveglierà pronta ad amare e a dar guerra,
olio che si riversa su un fuoco ardente.
È così meravigliosa,
è così divina,
un brillante che risplende nella notte.
Onda che canta nel mare,
sì, è così elettrizzante, così affascinante.
Lei è il ritmo che vibra nel profondo dell’anima,
una musa che si distingue,
un’essenza brillante.
Ma cosa farà quando il sole sorgerà,
quando il suo corpo si desterà?
Forse si perderà in pensieri silenziosi,
o troverà conforto tra le pagine di un libro?
Eppure, non importa cosa faccia o chi sia,
rimarrà sempre un bellissimo enigma.
Una creatura affascinante che danza con l’ombra,
un’anima che cattura, che non si può comprendere.
Così, mentre mi perdo in questa melodia malinconica,
mi chiedo ancora se sia davvero umana.
Eppure, forse è proprio la sua natura indefinibile,
a renderla così affascinante e lontana.
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LA FATICA
La mia anima è stanca,
fiacca come una foglia in autunno,
l’eternità di ciò che mi circonda,
lentamente mi strazia,
e mi chiedo se questo è il peso della vita
che dovrò sopportare ogni giorno.
Ciò che pensavo fosse pericoloso, sul punto di un sorriso,
ora sembra solo un gioco di luci senza senso,
perché non c’è niente o nessuno
più potente di quello che ho dentro di me,
e quel gioco di luci sembra languire sempre di più.
Quando mi sveglio ogni mattina, faccio un salto mortale,
non per gioia ,
ma solo per cercare la forza di affrontare il giorno,
per coloro che non hanno mai prestato attenzione al mio nome,
vorrei che la mia vita abbia un senso,
anche se ho ancora molta strada da percorrere.
Quando dico addio,
il mio cuore trema e si spezza,
e il dolore diventa insopportabile come una lama tagliente,
e quando dormo nei cespugli accanto al tesoro,
la mia anima si perde nella disperazione e nella solitudine.
Le tue parole mi avvelenano,
la mia anima è stretta nella morsa del tuo dolore,
quando non c’è più niente e siamo alla fine,
guardo il cielo e spero di trovare finalmente la pace interiore.
La mia luce interiore
brucia come il fuoco del sole,
e quando mi sveglio ogni mattina,
affronto il nuovo giorno con coraggio,
e chiudo gli occhi un solo secondo
sapendo che un giorno tutto questo avrà un senso.
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A MIO PADRE
Sospesi tra gli angoli dell’esistenza,
Come graffi che solcano l’anima,
S’insinuano i miei ricordi di te.
Gabbiani in un pugno di mare,
Sorvolano il passato, leggeri , Per sollevare un ricordo inciso,
Io e te che giochiamo in riva al mare
E che ora si perde tra le dita, inafferrabile.
La distanza ora si fa sostanza,
il vento avvolge il tuo giardino in una danza,
Si annoda al tuo ricordo spazzando via foglie morte,
Che raccontano i tuoi passi di un tempo andato.
Diventa nuda la tua casa in ottobre Come un mare di inverno
privo del vociare dei bambini
In un pianto senza fine, senza consolazione.
Mi trovo ad affrontare l’amaro della perdita,
Ma anche a cogliere l’effimero incanto,
Che si nasconde dietro la malinconia infinita.
Nella danza di un vento di ottobre , Scopro la bellezza fragile del ricordo,
E mentre il mare piange sulle spiagge deserte,
Imprimo ogni risvolto nella memoria del mio corso.
Per sempre nel mio sorriso.
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SALTO MORTALE
La mia anima è stanca,
fiacca come una foglia in autunno,
l’eternità di ciò che mi circonda, lentamente mi strazia,
e mi chiedo se questo è il peso della vita
che dovrò sopportare ogni giorno.
Ciò che pensavo fosse pericoloso,
sul punto di un sorriso,
ora sembra solo un gioco di luci senza senso,
perché non c’è niente o nessuno
più potente di quello che ho dentro di me,
e quel gioco di luci sembra languire sempre di più.
Quando mi sveglio ogni mattina,
faccio un salto mortale,
non per gioia ,
ma solo per cercare la forza di affrontare il giorno,
per coloro che non hanno mai prestato attenzione al mio nome,
vorrei che la mia vita abbia un senso,
anche se ho ancora molta strada da percorrere.
Quando dico addio,
il mio cuore trema e si spezza,
e il dolore diventa insopportabile
come una lama tagliente,
e quando dormo nei cespugli accanto al tesoro,
la mia anima si perde nella disperazione e nella solitudine.
Le tue parole mi avvelenano,
la mia anima è stretta nella morsa del tuo dolore,
quando non c’è più niente e siamo alla fine,
guardo il cielo e spero di trovare finalmente la pace interiore.
La mia luce interiore
brucia come il fuoco del sole,
e quando mi sveglio ogni mattina,
affronto il nuovo giorno con coraggio,
e chiudo gli occhi un solo secondo
sapendo che un giorno tutto questo avrà un senso.