Blog
-
STOLEN ROSES
La luna luminosa piange sangue,
un dolore che affonda nel mio bacio.
Nel nostro angolo,
ti nascondi e crei un dramma che si dipana.
Il tuo volto sepolto nell’oscurità,
mi volto indietro per non guardare.
Dovevi colmare uno spazio vuoto,
e ora lo riempi di lacrime e sangue.
Come una valanga sporchi l’anima,
il desiderio di possederti
è una ferita aperta.
Bugie di pietra,
la natura del mio tormento,
sai che devo morire,
morire di te,
nella culla del tuo amore soffocante.
Puoi mostrare le lenzuola immacolate
del mio giglio,
ma sono lacrime di un orfano,
il vento cambia velocemente,
nessun segno di pioggia.
Eppure, nonostante tutto,
ti amo ancora,
un amore malinconico e struggente,
che persiste nonostante le ferite,
nonostante il dolore che mi consuma.
-
LA PRIMA VOLTA
In attesa di te… un brivido.
Un sorriso malizioso,
e un profumo di mare che
sfugge e ci lascia all’arrivo del tuo.
Sguardi, sguardi furtivi e timidi.
Attesa.
La pelle palpita al soffio del vento.
I tuoi seni si svelano,
i tuoi occhi si intrecciano con i miei,
le mie labbra iniziano,
le tue le terminano.
La morte del pudore,
disciolto dall’amore.
-
FRAGILE
Cancellarti dai miei desideri,
quante volte ho tentato!
Con passi delicati ritrovavi
sempre la mia strada,
mentre invano cercavo
di cancellare le tue impronte.
Svanivo le mie fatiche
per fare spazio,
all’illusione che tu
non scomparissi mai.
Nel ricostruire i frammenti
della mia vita, ti guardo scappare
e trasformarti.
E ora, ancora vogliamo trovare la strada?
Mi ritrovo a ricordarti,
a ricordarti come
se fossi stato solo un sogno,
e mi mancano le parole gentili
che sapevano proteggermi,
che mi facevano sentire forte.
E mi facevano sentire fragile.
-
IL CILIEGIO
Ti condurrò a danzare,
sotto il manto del ciliegio,
quel ciliegio
dove gli amanti
coltivano la promessa
di un amore eterno.
Ti porterò via,
ti porterò via.
Seguiremo il sentiero
disegnato dalla luna.
In una terra
senza nome,
in un tempo
che ormai sfuma,
i nostri nomi
si fonderanno in dolce
armonia con l’Amore.
-
CUORI CIECHI
La temuta fine si avvicina,
liberandoti dall’angoscia di sentirsi errato,
La fine, implacabile,
che alimenta il tuo amore a bruciare.
La fine, che cerca un raggio di sole,
che supplica alla luna
di permettere di amare nell’oscurità,
come un cieco ama il suo fedele cane.
Quella fine che sigilla il cuore,
altare dedicato a te.
Il suo tempio è un amore ormai estinto,
come una stanza adornata di ricordi,
dove cercare riparo
dall’amore che ti ha avvolto,
bruciato e poi dato vita.
Ora giaci sul letto,
dove i sogni giungono a morire,
in quel luogo dove tutto svanisce,
e l’ombra dell’oblio avvolge ogni cosa.
-
ANGELO CADUTO
Specchi mentali narrano fiabe avvolte dal male,
La mia anima è prigioniera di una parola d’amore,
Di te, che desideri orizzonti per le mie parole.
L’odio si nutre del tempo,
La notte non riconosce il mio corpo,
In quell’angolo acuto del mio folle sognare.
La macchinazione del tempo si cela
Nel soffio di un angelo caduto,
Che ha perso il suo volo, la sua luce.
Sono solo un naufrago nel mare della melancolia,
Che affoga tra ricordi infranti e sogni perduti,
Mentre l’oscurità si spande e avvolge la mia essenza.
-
LENTA CADUTA
Le dolci carezze mostrano
il tuo cuore e abbracciandoti,
l’ho toccato.
Il vento mi accarezza con un sussurro,
una certezza che ormai svanisce.
Il tempo corre contro di noi,
la mia anima si unisce alla tua
nelle notti di solitudine.
I tuoi occhi riflettono il mio essere,
mentre abbraccio il vuoto,
il silenzio che si riempie di te.
Il bianco puro del giglio,
nella quiete di quei momenti,
un richiamo alla purezza perduta.
Eremi d’amore,
solitudine che si fa fango,
che mi avvolge e mi consuma.
Coprimi di gioia,
se solo potessi,
ma il gelo del ghiaccio si insinua,
come la neve che cade lentamente.
Che muoia ciò che era tra noi,
che svanisca
nell’oscurità della memoria.
-
NOTTE DENTRO
La notte si distende,
nell’attesa che non ha fine,
mentre l’anima mia si sgretola,
in un grido soffocato.
Un muro, imponente,
solleva barriere invalicabili.
Una luce tenue,
ma la mia strada è oscurità.
Silenzio assoluto.
Il petto è lacerato,
dal peso del dolore.
Non esiste luce,
che non desideri svanire,
al profumo avvolgente della notte.
E così, nell’ombra che avvolge,
mi perdo nel mio naufragio interiore,
dove la tristezza fiorisce,
e la speranza
si consuma lentamente.
-
NUDO D’AMORE
Consumami.
Afferra il mio amore
come il sole afferra una nuvola.
Attraversami e agitami.
La mia mano è qui, stringila con forza!
Tira di me, trascinami
e violami, se necessario. Io ti lascerò fare.
Oppure aspettami,
ma in silenzi assordanti,
con una compagnia distante. Incontra il mio sguardo,
e trema, trema dentro di te, come io trema di te.
Non dire una parola, tutto è stato detto.
Soffiami dentro
come se fossi vento, come il vento.
-
MIA AMATA LUNA
Sprofondo nel silenzio del mio cuore,
muto come una notte senza parole.
I tuoi occhi, chiavi sbiadite,
aprono un cuore già infranto.
Il cielo crolla su di noi,
un’oscurità implacabile che ci avvolge.
Non un raggio di sole per darci vita,
e le tue labbra non sfiorano più le mie.
Nutrirsi di fugaci attimi non basta,
non è ciò che ci definisce.
Siamo una lettera d’amore incompiuta,
le parole si accumulano senza fine.
Albe senza la luce dei tuoi occhi,
amore scritto con inchiostro indelebile,
un amore che si perde nell’infinito.
Ma quanto mai mi amerai?
Quando la speranza vacilla,
quando le lacrime dominano,
sii aperto con me,
rifletti il tuo volto nel mio.
E quando tutto sembra perduto,
ricordati di guardare la luna,
un pallido riflesso di ciò che eravamo,
di ciò che avremmo potuto essere.