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SOLO UNO SGUARDO
Un solo tuo sguardo,
quell’abisso insondabile,
con gli occhi che tradiscono il tuo dolore.
Hai varcato il mio cuore,
incedendo silenziosa,
come una fredda brezza sull’anima avvilita.
E ora sei qui,
ancora viva dentro me,
come una lacrima solitaria
che scende su un volto ormai gelido.
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INTIMO
Fuga di parole, un’ansia sottile,
una danza inquieta di suoni sfuggenti.
Mani veloci, impazienti sospiri,
che corrono in un labirinto invisibile.
Scivolano, lievi come velluto,
sulla tua schiena, un eco di carezze passate.
Fuga di parole, sussurri provocanti,
taglienti come lame, un pugnale nel petto.
Parole cattive, lapidarie sentenze,
che affondano nel cuore come freddo acciaio.
Frutto d’amore, un amore sfuggente,
che spinge e tormenta, senza tregua né riposo.
Fuga di parole, una melodia spezzata,
che si perde nell’eco vuota dell’assenza.
Mani rapaci e labbra,
l’urgenza del desiderio,
che afferrano e bagnano la pelle con brama.
Fuga di parole,
ferite d’amore,
che tornano,
come spettri nel crepuscolo.
Tornano qui, nella tua casa ormai vuota,
nei miei occhi,
un oceano di rimpianto e dolore.
E l’eco persiste,
l’assenza persiste,
un vuoto senza fine,
una solitudine amara.
Fuga di parole,
frammenti di un passato,
che si dissolvono nel vento,
nell’oblio infinito.
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NOTTE DENTRO
La notte si stende,
immota e calma,
prolungando il suo eterno abbraccio.
L’anima, prigioniera, implora pietà,
ma il suo grido si smarrisce nel vuoto.
Un muro possente,
inespugnabile,
circonda tutto,
privo di via di fuga.
Una luce fioca si riflette,
sei tu, la luna nella via oscura,
la mia luna solitaria.
Non c’è luce che non desideri svanire,
davanti all’odore inebriante della notte,
che inghiotte ogni speranza.
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SOLITUDE STANDING
I miei passi risuonano lenti,
solitari nell’eco del vuoto.
Il volto affacciato a un’antica finestra,
la bocca sussurra malinconia,
mentre lo sguardo cattura una nuvola
in un gioco solitario e senza scopo,
la sua forma muta dal vento che la spinge.
È la mia mano che sfiora il viso,
un gesto senza calore né affetto.
Un ritmo freddo, sospeso nel tempo,
come un cuore che non batte più.
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NELLA TUA CASA
Fuga di parole,
mani impazienti,
lasciano un solco
come spine sulla tua pelle.
Fuga di parole,
come piombo fuso
dalle tenebre della mia anima
verso la tua porcellana vita.
Fuga di parole,
parole che bruciano,
atroci e indelebili,
frutto di un amore che non si ferma mai.
Fuga di parole,
mani che si agitano incontrollabili,
mani che minacciano,
mani assassine e labbra anelanti.
Fuga di parole,
parole che dilaniano per amore,
parole che scappano per non morire.
Fuga di parole,
parole che vorrebbero rimanere qui,
nella tua mente, nei miei sogni.
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IL SAPORE DELLA LACRIMA
Le tue parole svaniscono nell’oblio,
come l’onda che si ritira
dimenticando di aver sfiorato la riva.
Ma la lacrima non dimentica,
non si lascia sfuggire,
è il ricordo eterno dell’occhio che l’ha generata.
E la tua lacrima, tu lo sai,
è nata per essere il sapore che si dissolve
nelle mie labbra e poi morire.
Il tuo distacco è un’ascesa nel silenzio,
mentre io corro dietro a te,
in un futile tentativo di riportare giustizia
all’amore che ci univa.
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KILL ME!
Trafiggimi su una spiaggia desolata,
Con il tuo amore più dolce, ti imploro.
Morire di te,
morire per te,
Sarà il mio destino,
un’agonia struggente.
Uccidimi quando l’oscurità invaderà la tua anima,
Lascia che io ti osservi mentre lo fai,
Sarà il mio ultimo desiderio,
la mia ossessione finale.
Uccidimi in un giorno di sole che si spegne,
Un raggio che si trasforma in fiamme dentro di me.
Non avere pietà,
affronta l’atto con ferita,
Una triste melodia risuonerà nell’aria,
E i tuoi occhi porteranno la mia fine.
Melodramma consumato,
una storia avvolta dal tempo,
Inerzia che ci trascina senza meta.
Non c’è consolazione
nel precipitare nel tormento,
Ma solo la consapevolezza
che la sofferenza è ineluttabile.
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CULLA D’AMORE
Nascere, questo voglio!
Aiutami a nascere tra le tue forti braccia,
estraimi dal sanguinoso ventre della vita,
un pianto e un sorriso, per poi ridere.
Morire, questo voglio!
Cullami fino alla morire d’Amore.
Tienimi tra le tue forti braccia,
buttami nel verde mare della tua gioia,
imparerò subito a nuotare in te.
Vivere, questo voglio.
Al tuo fianco, finché morte non ci separi.
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SETE D’AMORE / AMORE DI SETA
Aria tra i capelli,
brezza che si fa sottile,
labbra ormai prive di umidità.
Amore che sgorga irrefrenabile,
impertinente,
assetato di prove.
Amore che si diletta nell’amare.
Occhi spaventati,
timorosi della bellezza.
Mani che cercano,
sguardi che si incontrano.
Lasciami assaporare il tuo amore.
Guardami,
non lasciare che l’attimo si perda!
Ti osservo e sento che mi appartieni.
La testa si volge indietro,
gli occhi si smarriscono
per ritrovarsi nel sobbalzo dell’anima.
Sei lenzuola di seta
di un romanticismo che costruisce.
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PREGANDO IL MIO DIO
In te, vivo fuoco, s’immerge il mio essere,
Solitudine ghiaccio, dolorosa, taciturna.
Mi allontano da me, lontano dalla luce,
E con te, presenza incrollabile, mi nutro.
Ogni vuoto in me, da te è colmo e pieno,
Pensieri immobili, parole impronunciate,
In un’onesta ricerca, dentro l’anima mia.
L’amore, sovrano, sconvolge l’equilibrio,
Compensando la solitudine, divampa la malinconia.
Negli occhi tuoi, si riflette la mia tristezza,
Un’armonia bianca, un’oscura divinità,
Fluisce nelle vene, come un dio nero,
Conquisti il mio deserto, senza pietà.