SOLITUDE STANDING
I miei passi risuonano lenti,
solitari nell’eco del vuoto.
Il volto affacciato a un’antica finestra,
la bocca sussurra malinconia,
mentre lo sguardo cattura una nuvola
in un gioco solitario e senza scopo,
la sua forma muta dal vento che la spinge.
È la mia mano che sfiora il viso,
un gesto senza calore né affetto.
Un ritmo freddo, sospeso nel tempo,
come un cuore che non batte più.