CAREZZA

Strade abbandonate nell’abisso,

Nel silenzio assordante del cielo.

Il mare ritorna in un moto agitato,

La voce regina che si infrange tra le onde.

Volti innamorati e labbra segnate dal dolore.

Nel fruscio dell’aria,

Sulle tue gambe riposa una mia carezza,

Ma il tempo ci trattiene,

Nell’artigliare di un giorno che graffia l’anima.

Siamo prigionieri di questo eterno tramonto,

Incatenati alla malinconia che ci avvolge,

Mentre il tempo si dilata e si consuma,

Nel crepitare delle nostre speranze perdute.

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